Dossieraggi, il direttore della Dia Michele Carbone: “Striano fu elogiato da De Raho in un rapporto del 2018”

Per la sua attività il finanziere al centro della bufera ebbe 8 ricompense morali, 4 elogi e 4 encomi

“Per attività di servizio svolte presso la Direzione investigativa antimafia, a Pasquale Striano sono state attribuite 8 ricompense morali, quattro elogi e quattro encomi semplici”. Queste le dichiarazioni del direttore della Direzione investigativa antimafia, Michele Carbone, ascoltato in commissione antimafia in merito alla vicenda dei presunti dossieraggi e alla figura del finanziere oggi al centro dell’inchiesta. “Striano veniva assegnato alla Dia con decorrenza 3 maggio ’99, proveniva dalla Gdf e aveva 34 anni. Fino al 3 agosto 2014 è stato impiegato al II reparto investigazioni giudiziarie”.

Gli elogi del procuratore nazionale antimafia

“C’è di fatto – prosegue Carbone – una dipendenza a pieno di quell’operatore (Striano – ndr) presso la magistratura. Sulla richiesta di elementi di informazione alla direzione nazionale antimafia, per quanto riguarda Striano, agli atti c’è un rapporto informativo che va dal 29 giugno 2018 al 19 settembre 2018 che viene redatto dal procuratore nazionale antimafia pro tempore (all’epoca Cafiero de Raho) il quale si esprimeva in maniera elogiativa nei confronti dell’operatore Striano.Quello citato è l’unico documento di specie rinvenuto agli atti della direzione”.


L’esposto di Marogna

Mentre l’inchiesta prosegue nelle diverse sedi Cecilia Marogna, già condannata in primo grado a tre anni e nove mesi nel processo vaticano che ha visto coinvolto anche il cardinale Angelo Becciu, ha presentato un esposto alle procure di Roma e Perugia alla luce dell’inchiesta sui presunti dossieraggi, che vede indagato tra gli altri il finanziere Pasquale Striano. In particolare, nell’esposto si chiede di verificare se ci sia stata un’illecita “trafugazione”, “divulgazione”, da cui sarebbe conseguito un “illecito utilizzo” di informazioni riservate, alla Gendarmeria e al promotore di Giustizia. Nella denuncia, contro ignoti, depositata oggi nella caserma dei carabinieri di Cagliari, Marogna sottolinea come proprio nel giorno in cui l’Ufficio del promotore di Giustizia l’ha iscritta come indagata, il 20 marzo 2020, risulterebbe “un accesso abusivo di Striano per consultare le informazioni concernenti i dati anagrafici, atti del registro e dichiarazioni, redditi percepiti e catasto” nei suoi confronti. E si chiede “a che titolo il tenente Striano ha consultato” quelle informazioni, “su mandato di chi” e “per quali finalità”.

La Repubblica