Truffa al Vaticano, Marogna si difende: “Non ho sperperato i fondi e solo fango sulla notte da Becciu”
La consulente del cardinale e della Santa Sede è tra gli indagati e si difende dalle accuse dei pm d’Oltretevere. “I bonifici mi servivano a proteggere nunziature e missioni da rischi ambientali e da cellule terroristiche”
“I bonifici ricevuti vennero tutti autorizzati dalla Segreteria di Stato e financo da papa Francesco”. Parola di Cecilia Marogna. La consulente con la passione per l’intelligence e lo shopping di lusso, riuscita a infilarsi nei palazzi del Vaticano entrando nelle grazie del cardinale Angelo Becciu, anche dopo il rinvio a giudizio si professa innocente. E, attraverso Riccardo Sindoca, procuratore e coordinatore del collegio difensivo, non smette di mandare messaggi.